L’EMDR (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti oculari) è un approccio terapeutico utilizzato per trattare il trauma e lo stress correlato ad esperienze traumatiche. Questa metodologia si basa su un processo neurofisiologico naturale e intrinseco legato all’elaborazione accelerata dell’informazione (AIP); utilizza movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra, per ristabilire l’equilibrio psicofisiologico; allevia le emozioni disturbanti associate ai ricordi traumatici attraverso l’attivazione di una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali. Questi hanno notoriamente funzioni diverse e complementari e sono implicati anche nell’immagazzinamento della memoria e nell’elaborazione delle esperienze traumatiche.
Le esperienze traumatiche possono consistere in:
Da un punto di vista clinico, dopo il trattamento con EMDR non si riscontrano più i sintomi tipici del disturbo post-traumatico da stress che riguardano gli aspetti di intrusività dei pensieri e dei ricordi, i comportamenti di evitamento nei confronti di stimoli legati all’evento e l’attivazione dell’iperarousal neurovegetativo. I pazienti sentono che il ricordo dell’esperienza traumatica fa parte del passato, riferiscono che, pensando all’evento lo vedono come un ricordo non più disturbante. Un’altro cambiamento consiste nel riuscire a discriminare meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall’ansia.
Secondo numerose ricerche e studi, l’EMDR può portare a risultati positivi in modo più rapido rispetto ad altre tecniche di psicoterapia. E’ inoltre un trattamento evidence-based per il disturbo post-traumatico da stress. Attualmente viene utilizzato per neutralizzare gli aspetti emotivi disturbanti legati a numerose situazioni di stress e applicato nel trattamento di diverse condizioni sintomatologiche trauma-correlate.
Psicologa Psicoterapeuta
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Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Calabria col n. 563 dal 15/01/1996